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Bulova non finisce mai di sperimentare e, dopo averci affascinati con le riproposizioni dei suoi grandi classici vintage e stupiti con modelli hi-tech che sembrano usciti dai film di fantascienza, ci propone ora una nuova linea di orologi che uniscono
linea avveniristica e materiali moderni ad un
movimento meccanico in “bella vista”, quasi a suggerire l’idea che in un futuro dipinto come dominato dai chips ci sarà in realtà ancora posto per i cari vecchi ingranaggi. Andiamo a scoprire quindi
Bulova “Maquina”!
La referenza oggetto di questa recensione è la 98A179 (braccialata, quadrante grigio e cassa in acciaio brunito, offerta a 449 Euro di listino), ma in catalogo esistono anche la 98A224 (identica ma quadrante nero, cassa acciaio chiaro, corona/indici/lancette colore oro, proposta a 399 Euro) e la 98A260 (cassa brunita, cinturino in gomma nero, quadrante con finiture rosse e profilo di teschio, 399 Euro).
Cassa “muscolare”
Il “Maquina” colpisce l’occhio per le
forme sfaccettate come quelle di un diamante e per il quadrante con gli
ingranaggi in vista. Il design coniuga piacevolmente le forme squadrate e decise di bracciale e carrure con quelle tondeggianti e morbide di lunetta e quadrante. Cassa e bracciale presentano un elegante trattamento di superficie
grigio antracite. La lunetta ed i fianchi della cassa sono rifiniti lucidi, il resto della superficie è
spazzolata. La cassa ha un generoso diametro di 46 mm ed una distanza tra le anse di 53 mm, con uno spessore relativamente ridotto di 13 mm. La corona, ben rifinita e marcata con il celebre logo “diapason” di Bulova, è protetta da spallette stondate ed è collocata a ore 2: in questa posizione non dà fastidio al polso rimanendo al contempo ben manipolabile. Il cristallo che copre il quadrante è uno
zaffiro con trattamento antiriflesso, materiale pregiato caratterizzato da limpidezza e
resistenza ai graffi. Il
fondello è di tipo
avvitato e trasparente, e consente di vedere il movimento scheletrato in trasparenza. La WR è di
10 Bar (o
100 metri che dir si voglia), largamente sufficiente per le esigenze di tutti i giorni e anche per un eventuale giro in piscina tranquillo.
Quadrante “a cuore aperto”
Il quadrante, molto
ben rifinito, presenta delle forme sofisticate ed è caratterizzato da due elementi fondamentali: la
tridimensionalità e gli
ingranaggi a vista. Iniziamo dalla parte più esterna: gli indici sono in rilievo, fosforescenti ed incastonati a metà tra il réhaut inclinato ed il settore più interno decorato a cerchi concentrici. Il grande indice cromato di ore 12 scritto in numeri romani si staglia sulla superficie sormontando il logo Bulova. Le lancette sono a bastone,
scheletrate e fosforescenti. Il disco centrale del quadrante è
trasparente e lascia intravedere il movimento meccanico, a iniziare dal bilanciere che batte come un cuore e la cui posizione a ore 6 è evidenziata da una cornicetta sulla quale è anche presente le scritta “Automatic 21 jevels”. Il colore dominante è il grigio del metallo, nelle sue varie sfumature ed alternato a dettagli cromati, con un abile e ricercato gioco di chiaroscuro in cui luci e ombre mettono in risalto le forme tridimensionali.
Bracciale al top
Il bracciale è davvero di
ineccepibile fattura, con
maglie e terminali in acciaio pieno dalla finitura spazzolata. La chiusura avviene grazie ad una pregiata
déployante a farfalla con braccetti e pulsanti laterali. La larghezza è di 20 mm, anche se in prossimità delle anse si allarga fino a circa 27 mm per raccordarsi alla cassa.
Movimento scheletrato
L’orologio è animato dal movimento
8N26 di fornitura
Miyota, interamente prodotto e assemblato in
Giappone e caratterizzato da
robustezza, affidabilità e semplicità d’uso. È un
meccanico a ricarica automatica basato sulla tradizionale serie 8200, dalla quale si differenzia nettamente per le finiture migliorate e soprattutto per l’
architettura scheletrata: qui
tutto è in bella vista, ed il magico spettacolo delle ruote dentate, dei vari ruotismi, del bilanciere e dello scappamento in moto è pronto a lasciarvi a bocca aperta!
La lancetta dei secondi si muove con una gradevole fluidità (6 scatti al secondo). La carica può avvenire anche attraverso la corona. La regolarità di marcia è di tutto rispetto, con uno scarto giornaliero medio inferiore ai 10 secondi al giorno di anticipo.