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Fin dai primi voli,
aviazione e orologeria hanno rappresentato un binomio inscindibile: gli orologi sono sempre stati strumenti di precisione preziosi che hanno aiutato gli equipaggi nei calcoli di navigazione, nell’ambito civile come in quello militare. Nel corso della Storia le varie Case orologiaie hanno inventato una moltitudine di modelli e soluzioni tecniche per arrivare ad ottenere dei segnatempo sempre più vicini alle esigenze dei piloti.
Citizen si è specializzata negli orologi aeronautici radiocontrollati, una tecnologia nella quale è
leader fin dai primi anni ‘90. Il modello che andremo a scoprire oggi è l’ultima incarnazione di un grande classico della
Maison di Tokio: il “Pilot”.
La referenza oggetto di questa recensione è la CB0240-11L, caratterizzata da quadrante blu e cinturino in pelle, ma in listino esiste anche la “gemella diversa” CB0240-29X con quadrante colore tabacco, entrambe offerte a 398 Euro di listino. In catalogo troviamo anche le versioni con bracciale in acciaio CB0240-88E (quadrante nero) e CB0240-88L (quadrante blu) proposte a 428 Euro, ed infine la versione con finitura “all black” CB0245-84E (quadrante bicolore bianco-nero, cassa e bracciale con trattamento IP nero) proposta a 448 Euro.
Cassa elegantemente “minimal”
Le prime due cose che colpiscono l’occhio sono il quadrante ampio e la cassa caratterizzata dal look
minimalista e funzionale. Carrure e lunetta sono rifinite spazzolate e presentano forme pulite e ben
proporzionate. Le dimensioni sono molto gestibili: con un diametro di 42,5 mm, uno spessore di 12 mm
e soprattutto una distanza tra le anse ridotta a soli 47 mm questo segnatempo veste bene sulla
maggior parte dei polsi. La corona principale (che serve primariamente a selezionare i fusi orari, ma in
caso d’emergenza anche a regolare manualmente l’ora), collocata nella classica posizione a ore 3 e
protetta da spallette, è marcata con il logo della linea professionale Promaster, è zigrinata per una
migliore presa (in modo da poter essere manipolata anche nelle situazioni difficili) ed è avvitata per una
tenuta stagna perfetta. A ore 8 è invece posizionata la corona secondaria (che aziona il regolo di
calcolo, di cui parleremo tra poco), rifinita identica ma senza logo. Ad ore 4 troviamo infine il pulsante
che attiva la ricezione del segnale orario, rifinito satinato e dotato di base rinforzata. Il cristallo che
copre il quadrante è in zaffiro con trattamento antiriflesso, materiale pregiato molto resistente ai graffi.
Il
fondello è di tipo a pressione ad alta tenuta e presenta la classica spazzolatura concentrica. La WR è di ben
20 Bar (o
200 metri che dir si voglia), largamente sufficienti alle esigenze di tutti i giorni e anche ad un bagno in piscina. Anche la tenuta a pressioni inferiori a quella atmosferica normale di 1 Bar (es. in caso di depressurizzazione della cabina) è buona. La cassa è dotata di
protezione antimagnetica fino a 4800 A/m.
Cinturino bello e confortevole
Il
cinturino è in linea con la tradizione aeronautica, essendo realizzato in una
pelle morbida di ottima qualità, di colore marrone chiaro con cuciture a contrasto bianche. Un ulteriore punto a favore è rappresentato dalla
pregiata déployante in acciaio pieno, con chiusura a pulsanti e marcata Citizen.
Quadrante ad alta visibilità
Il quadrante, di colore blu Aviatore, come da tradizione aeronautica è dotato di una
grafica di tipo hi-vis, con colori a contrasto e indici e lancette sovradimensionati e fosforescenti (nota: in questa referenza la
vernice fosforescente è
antichizzata brunita, in tutte le altre è bianca).
La leggibilità è ottima da tutte le angolazioni e in tutte le condizioni di luce
. Gli indici sono applicati (in rilievo) e con il bordino cromato, mentre le
lancette hanno la forma
a spada tipica degli
strumenti d’aereo. A ore 3 troviamo la casellina della data, ben leggibile grazie al fondo a contrasto bianco. Nel settore esterno al giro delle ore troviamo i riferimenti dei vari
fusi orari, in quanto l’orologio è in grado di sintonizzarsi su uno di loro a scelta.
Una calcolatrice al polso
Il settore più esterno del quadrante è inclinato in modo da accentuare il senso di
tridimensionalità, e se azionato dalla corona secondaria può ruotare: esso infatti costituisce il
regolo di calcolo aeronautico, uno
strumento meccanico che permette di eseguire moltiplicazioni, divisioni, conversioni tra unità di misura e calcoli relativi a velocità media, distanze, tempi di navigazione e consumi di carburante. Nell’era delle cabine di pilotaggio informatiche e degli smartphones può sembrare un dispositivo ormai obsoleto, ma a ben vedere possiede l’innegabile vantaggio di funzionare sempre, anche nella malaugurata ipotesi che la strumentazione elettronica vada in avaria, e non a caso durante il volo è obbligatorio tenerne uno a portata di mano in cabina.
