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Ci sono gli altri divers e poi c’è l’
Oceanographer di Bulova:
unico e inimitabile, non segue la strada di nessuno in quanto si è fatto la propria. Tutto iniziò nel 1961, quando la Maison di New York lanciò sul mercato una nuova collezione di orologi subacquei professionali accomunati da una speciale cassa in grado di resistere fino alla profondità di 203 m, equivalenti a 666 piedi nel sistema di misura statunitense. Siccome questo numero è presente nel libro Biblico della Apocalisse in relazione al Diavolo, gli orologi in questione vennero presto soprannominati “
Devil Divers”. Al di là delle" associazioni" intorno alla cifra scritta sul quadrante, la serie conobbe un grande successo commerciale grazie alle doti di robustezza e affidabilità di cassa e movimento (in alcuni modelli meccanico automatico, in altri elettronico a diapason) e conobbe anche un impiego militare presso la Marina americana. I nomi dei modelli erano tutti evocativi del mondo acquatico: “Deep Sea”, “Snorkel”, “Surfboard”… Nel 1968 lo Snorkel, dal sobrio stile militare, venne rinnovato con un nuovo design fortemente originale caratterizzato da cassa a guscio di tartaruga, ghiera esterna bicolore, quadrante suddiviso in quattro settori e indici tridimensionali. Una leggenda era nata: il successo tra il pubblico fu immediato, tanto che tra i fans divenne
“il” diver Bulova per antonomasia. Questa nuova versione era talmente differente dal modello da cui derivava che poco tempo dopo l’uscita venne differenziata con il nuovo nome “Snorkel Oceanographer”. Nel 2018, in occasione del 50° anniversario, è stata lanciata la riedizione che andremo a scoprire in questa recensione, fedele all’originale ma impercettibilmente aggiornata agli standards moderni. Difficilmente troverete un diver con più personalità di questo: non omaggia nessun altro modello (cosa piuttosto rara in questo settore) ed è riconoscibile anche da lontano. 203 metri per l’esattezza…
La referenza oggetto di questa recensione è la 98B320, caratterizzata da quadrante nero e ghiera bicolore nera-rossa, ma in catalogo esistono anche la 96B322 (quadrante verde e ghiera verde-nera bicolore), la 96B344 (quadrante e ghiera neri) e la 96B343 (quadrante colore nero con ghiera rossa), tutti braccialati e proposti in vendita a 599 Euro di listino.
Una cassa originale e robusta
L’Oceanographer colpisce immediatamente l’occhio per
la particolare forma della sua cassa, dai bordi rastremati che partono larghi alla base per restringersi all’altezza della ghiera, e per gli
indici tridimensionali che sembrano lampadine appoggiate sul quadrante. Il profilo laterale è curvo in modo da seguire il contorno del polso. La parte interna delle anse presenta una particolare forma scavata in modo da limitare il peso senza rinunciare a nulla in robustezza.
Le forme sono molto morbide e arrotondate, di fatto non presentano spigoli e sono piacevoli al tatto. La cassa, in acciaio con finitura lucida, è di
concezione robusta e presenta un diametro di 44 mm, una distanza tra le estremità delle anse di 45,5 mm ed uno spessore di circa 14,5 mm. Nonostante la taglia sia relativamente grande sulla carta (è stata ingrandita rispetto all’originale del 1968 che di diametro misurava 41 mm), nella realtà la forma della cassa unita alle anse relativamente ravvicinate fanno in modo che sul polso l’orologio appaia molto più piccolo di quello che è, vestendo grossomodo come un classico 42 mm.
La
ghiera è
unidirezionale con 120 scatti impeccabilmente allineati agli indici; i primi 15 minuti (l’autonomia media concessa da una bombola da immersione) sono evidenziati in rosso. L’indice dello zero è triangolare e completamente
fosforescente, a tutto vantaggio della visibilità al buio. La corona, di tipo avvitato, è ben rifinita e decorata dalla scritta “Bulova”. Il fondello è a vite e presenta la classica finitura spazzolata a cerchi concentrici. La WR è di 20,3 Bar (o 203 m che dir si voglia), largamente sufficienti per una
immersione professionale. Va precisato che questo segnatempo è
certificato ISO 6425, norma che detta
parametri molto rigidi in termini di robustezza, leggibilità e resistenza all’acqua. Il cristallo che copre il quadrante è uno
zaffiro, materiale notoriamente ottimo per limpidezza e resistenza ai graffi, di forma bombata come nel modello originale e con trattamento antiriflesso azzurro.
Bracciale ottimamente rifinito
Il bracciale è di ottima fattura, con
maglie e terminali in acciaio pieno, a tutto vantaggio della
robustezza. La finitura è di tipo lucido nelle maglie laterali e satinato in quelle centrali. La chiusura avviene con una déployante a pulsanti laterali e fermaglio di sicurezza, marcata Bulova e dotata di tre punti di aggiustamento fine della lunghezza. Le braccia interne della déployante sono provviste di nervature rettangolari che ne aumentano sia la resistenza alla torsione sia il confort (contribuiscono a facilitare la traspirazione). È presente anche l’
estensione rapida a scatto per la muta da sub.
Nel caso si desideri sostituire il bracciale originale con un cinturino custom, la scelta ottimale ricade sui materiali tecnici (cordura, gomma, ecc) o su un tipo NATO, preferibilmente nero.
Un quadrante dallo stile quasi psichedelico
Il
quadrante, di colore nero opaco antiriflesso, merita una descrizione su due piani: su quello tecnico risponde a tutti i requisiti delle immersioni professionali, essendo dotato di una
grafica improntata alla massima leggibilità in tutte le situazioni di luce e da tutte le angolazioni, con indici e lancette ad alta visibilità e simboli a contrasto. Sul piano stilistico è una piccola meraviglia letteralmente uscita dagli anni ’60: gli indici fosforescenti sono sovrastati da piccoli cilindri di cristallo incastonato, che di notte riflettono ed amplificano la luce dando l’impressione che siano piccole lampadine accese e aumentando la sensazione di
tridimensionalità; il quadrante è suddiviso in quattro parti da due linee perpendicolari dello stesso colore rosso presente sulla ghiera. Le lancette sono a bastone e tutte e tre
fosforescenti; solitamente in un orologio non è fondamentale che anche la sfera dei secondi sia fosforescente, ma lo diventa nel buio delle profondità marine in quanto vederla muovere costituisce la verifica immediata del fatto che il movimento è carico e funzionante.
In alto troviamo la scritta “Bulova Oceanographer” in stile vintage, mentre in basso campeggiano fiere la scritta “Automatic” e l’indicazione della profondità massima in piedi. A destra troviamo la casellina della data, impreziosita dal bordino cromato e sovrastata da una geniale
lente a ciclope di forma quadrata e posta sul
lato interno del cristallo, che di fatto svolge bene il suo compito senza però essere esteticamente invadente.